giovedì 10 luglio 2008

Il nulla collettivo





Tiepido, protettivo, accattivante questo spersonalizzarsi in un amniotico conformismo dove ogni responsabilità di essere e di decidere viene delegata a un noi evanescente e incerto. E' un'abitudine malsana da cui l'anima impara presto a dipendere. Perciò bisogna sempre rispondere in prima persona ed essere pronti a fronteggiare dignitosamente le sofferenze che la vita ci impone (non quelle irreali frutto della cattiva immaginazione). A volte è meglio un tuffo deciso nell'ignoto, ovviamente sì, senza paracadute.



5 commenti:

cieloeinfierno ha detto...

posso morire di soffrimento ma quello sicuramente non mi farà stare meglio se vorrei morire preferisco tuffarmi al vuoto da qualche ponte (scherzo!)... la vita ti metti delle prove, siamo noi che decidiamo quanto siamo forte per resisterli....

ti auguruo una bellissima giornata^^...
un bacino

ogerius ha detto...

"si può amare da morire ma morire d'amore no..." (I neri per caso)

cieloeinfierno ha detto...

concordo.... ma sai nel momento senti che moriresti anche a tu ma poi passa pian piano ma passa...

serenella ha detto...

Mi sono note queste parole...si, nemmeno io ho una mentalita' rinunciataria, anche se non sembra in questo periodo. Forse perche' ho dovuto affrontare tanti problemi in pochi mesi e mettere in discussione i molti ruoli che occupo. Rosalinda

cieloeinfierno ha detto...

nooooo come non mi trovi più ;(... questa cmq è la mia email

vane1005@hotmail.com

aggiungemi caso mai ti ho ancora io^^...

buona serata un bacino

ps: Adesso però le stai combinando più di me ;D