martedì 17 febbraio 2009

Planamente






Quando
dentro di te c'è burrasca,
non volerti ostinare
a imporre la calma
agli elementi infuriati.

Osserva
e fiducioso aspetta.

Preoccupati solo
di rimanere vigile e paziente,

sapendo che,
come in tutte le cose,
se non opporrai violenza a violenza,
disordine a disordine,
presto
tornerà il sereno.



9 commenti:

serenella ha detto...

Anche queste parole mi sembrano cucite addosso, come una seconda pelle. Va bene. Ho capito in cosa deve consistere il mio cambiamento: mi metto tranquilla e aspetto. Qualcosa accadrà.

Anonimo ha detto...

"sapendo che,
come in tutte le cose,
se non opporrai violenza a violenza,
disordine a disordine,
presto
tornerà il sereno"

ma perché è così tanto difficile da far capire questo concetto?
perché tanto affannarsi nella ricerca di dolore e sofferenza quando "basterebbe" cogliere gli aspetti belli e positivi della propria vita senza sottolineare quelli negativi?
Ciao Og.
Giuseppe

Anonimo ha detto...

forse la cosa migliore sarebbe guardare sia gli aspetti positivi che quelli negativi senza farsene "rapire"...osservare anche ciò che c'è di brutto nella nostra può aiutarci a capire molte cose...
Alessia

ogerius ha detto...

Felice di esserti stato utile Serenella. Fa piacere che queste amenità che continuo a scrivere sui blog che curo giovino a qualcosa e a qualcuno. Invece di essere un soliloquio, piacevole ma sterile.



ogerius ha detto...

Bella domanda, Tom-Boy. Anche se il post si riferiva soprattutto alla nostra interiorità, mi vengono in mente alcune possibili risposte, anche per quanto concerne l'ambito esterno a noi.

1) Ognuno di noi non è una persona sola ma molte; e non sempre, tra queste, la parte razionale ed equilibrata ha la forza per tenere a bada le più facinorose.

2) Tutti siamo vittime - chi più chi meno - di un patologico e autolesionistico attaccamento alle emozioni negative; solo chi è totalmente senza peccato ha il diritto di "scagliare pietre". Io non ce l'ho.

3) L'aggressività è una delle tante forme di individualismo proposta dal sistema come modello di espressione di sé (in questo equivalente a tante altre, come ad esempio il successo economico o erotico). In chi vi aderisce, si cristallizza con comportamenti automatici e diventa un vero tiranno dell'anima, molto difficile da estirpare. Sotto questo riguardo il violento è più vittima che colpevole.

4) Sul piano esteriore "non opporre violenza a violenza" richiede una forza più che umana. Imparare a porgere l'altra guancia (non per imbelle soggezione ma per scelta attiva)è un compito davvero sovraumano che può richiedere tutta la vita.

5) Spesso opporre al disordine un un altro disordine di segno uguale e contrario è l'unico modo di ripristinare l'ordine. E allora non ci si può tirare indietro.
Il problema in questo caso è una corretta gerarchia di valori.

Insomma, nulla è tanto semplice. E rimanere fermi e osservare la burrasca in noi è forse la cosa più difficile che ci possa essere. Ma proprio per questo, oltre che per gli effetti che comporta, vale la pena di impegnarcisi.
Ciao Giù. Grazie dello stimolo.

ogerius ha detto...

Sottoscrivo Ale, anzi rilancio: osservare gli aspetti positivi e quelli negativi come se non fossero tali. Non è facile, ma è bene tentare.

Anonimo ha detto...

senti un pò, ma che intendi quando dici di opporre disordine al disordine per ritrovare un pò di ordine?....mi si sono ingarbugliati i pensieri...
alessia

ogerius ha detto...

provo a districare il garbuglio:
se un'azione rompe un equilibrio, alessia, occorre un'azione uguale e contraria per ripristinarlo. va meglio?
PS
(la mia confusione metale può forse ascriversi ai postumi della cena con sette veterinari?)

Anonimo ha detto...

meglio, grazie!!
Di sicuro una cena con veterinari può "dare da fare", ma piuttosto sono io che dovrei applicarmi di più per capire!!
ale