martedì 2 dicembre 2008

con l'anima obesa






Il ventre ripieno appesantisce il corpo e annebbia la mente: è la condizione generale degli uomini di questo tempo.
Ma al di sotto della nebbia si agitano sentimenti, passioni, aspirazioni frustrate, profonde esigenze esistenziali represse. E da tutto questo ribollire, di cui la coscienza non si accorge, scaturiscono le inquietudini e l'angoscia, che piano piano si gonfiano fino a riempire di sé la totalità dell'esistenza quotidiana.
Ed è inutile cercare di fuggire da quest'oppressione subconscia rifugiandosi nel lavoro, nella ricerca del piacere o del possesso materiale: distrazioni di breve durata, da reiterare a oltranza di fronte a ogni nuovo affiorare della marea inconscia. Sì che alla lunga, lo sforzo di evasione si fa frenetico, dando vita anch'esso a ulteriori inquietudini e a più profonde angosce.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

vabbé adesso vuoi scrivere pure qualcosa sull'essere pelati???

ogerius ha detto...

sui pelati non so... magari sulla coda di paglia?