mercoledì 24 settembre 2008

LACRIME NELLA PIOGGIA





tutto ciò che fai o che dici ha così tanta importanza per te

ti senti artista sulla scena di un monologo

e quella scena è la tua vita

e il palcoscenico è il mondo

ma nulla esiste e nulla conta davvero

né le nostre parole

né le nostre rabbie

né i nostri dolori

quello che dici o quello che fai

esce dalla tua bocca o dalle tue mani

e già non ti appartiene più

come non ti appartengono i detti e i fatti di un estraneo


siamo lacrime

nella pioggia

come dice il replicante di blade runner

e lo siamo con tutti i momenti

che per noi hanno avuto

o non hanno avuto un senso

un importanza

un gusto

abbiano meritato o meno

la dignità di un ricordo


mangiare il cibo di ogni giorno

sapendo che quel dono di vita a noi

è costato la morte di chi ci si è donato

è una consapevolezza costante e densa

che accompagna l'uomo che vuole dare un senso pieno

ed effettivo

al nome comune che contraddistingue la sua specie

eppure questa consapevolezza

non desta alcun sentimento nella sua anima

perché egli sa che se tutti fossero vegetariani

la quasi totalità degli animali domestici del mondo

non avrebbe l’opportunità di vivere


vivere è continuamente uccidere

amare è continuamente ferire

essere consapevoli è continuamente

accarezzare l'idea di questa morte lenta

che scandisce il ritmo del nostro esserci

e ci ricorda, se vogliamo ricordarcene,

che nulla esiste o ha un senso,

di tutto ciò che facciamo o diciamo


perché siamo lacrime nella pioggia

e lo siamo con tutti i momenti della nostra vita

che assurgano o meno

alla dignità del ricordo



6 commenti:

cieloeinfierno ha detto...

vivere o amare è sempre difficile.. ma le lacrime come la piogga passano e si acciugano.. c'è sempre un domani in cui esce il sole e finalmente si vedono le cose da un altro punto di vista^^..

bacini ...

Anonimo ha detto...

uau ma che sono stato il tuo muso ispiratore??

Anonimo ha detto...

Capire il senso del silenzio, la dignità di non buttare in faccia al mondo le proprie cose, senza saperne anche la costrizione e la violenza, è come non voler che per mangiare carne bisogna uccidere un animale,come non dirsi che una pianta soffre quando la strappiamo dalle sue radici. Ma la Memoria, nel profondo, ogni giorno queste cose ce le dice. Ci racconta di noiche accarezziamo, che abbracciamo,ci racconta della nostra morte, di un volo, di un canto, di un pianto, di un gesto forte di accoglienza, ma anche di potere, di un gesto dolce di abbandono, ma anche di sottomissione. Spesso ci racconta di noi che possiamo dare la morte, ma non ci dice mai se è bene o male... Io credo che l'esistenza in sè e, come una marea lucente di impressioni, ci accomuni tutti. I luoghi del passaggio sono dentro di noi, nell'aria, nella terra, lì dove si può ascoltare il suono dei pensieri e il mormorio delle anime del mondo. Ogni esistenza racconta la sua storia, quando riusciamo a cedere qualcosa della nostra interezza alla sua vita. mg

Anonimo ha detto...

I tuoi versi sono bellissimi, profondi e tanto tristi. "Vivere è continuamente uccidere" "Amarsi è continuamente ferire", ma cosi' non c'è spazio per la speranza....

ogerius ha detto...

Cara Serenella, hai ragione, ma SOLO da un punto di vista relativo. Cadono SOLO le vane speranze e lasciano campo libero alla consapevolezza. Il vero ottimismo nasce SOLO quando si dissipano le illusioni. Grazie di cuore per le tue belle parole.

Anonimo ha detto...

Si, perchè, dissipate le illusioni, hai davanti a te la realtà e lì puoi tentare di costruire qualcosa...